ASSISTENZA DOMICILIARE AI DISABILI
L’ assistenza domiciliare ai disabili ha avuto negli ultimi anni una crescente richiesta. Il costante invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie croniche hanno infatti determinato anche un aumento dei soggetti affetti da disabilità. E’definito soggetto disabile colui che presenta condizioni di non autosufficienza, o parziale e totale incapacità di interagire con il proprio ambiente sociale e familiare. La disabilità si può acquisire alla nascita per malattie genetiche o congenite, o nel corso della vita per condizioni quali incidenti o malattie che hanno compromesso parzialmente o del tutto le capacità cognitive, sensoriali, prestazionali, fisiche e psicologiche della persona.
Anche il progressivo invecchiamento può essere causa di disabilità. In questo caso, il soggetto molto anziano può essere incapace di lavarsi, alzarsi dal letto, mangiare o andare in bagno. In tutte le condizioni appena citate, l’assistenza alla persona diventa essenziale. Nel corso degli anni, inoltre, una maggiore attenzione alle condizioni dei soggetti disabili e delle loro famiglie, ha mutato radicalmente il concetto e gli obiettivi del servizio di assistenza alle persone affette da disabilità. Mentre in passato, l’assistenza domiciliare consisteva semplicemente nel somministrare terapie e medicine a domicilio, oggi, l’assistenza domiciliare coincide con il prendersi cura della persona nella sua totalità, assistendola all’interno della propria abitazione e fornendo supporto sanitario, prestazionale e psicologico alla stessa e alla sua famiglia. L’obiettivo dell’assistenza domiciliare ai disabili non è più solo quello di seguirli nell’assunzione di farmaci che migliorino le loro condizioni cliniche, ma anche quello di “accompagnarli” verso una migliore e più soddisfacente qualità di vita. In questo contesto, l’assistenza domiciliare ai disabili si configura come una serie di prestazioni assistenziali multiple e continuative volte al mantenimento dell’abituale ambiente di vita del paziente e delle sue relazioni familiari.
Quando il servizio di assistenza a domicilio comprende anche delle prestazioni plurime, si parla anche di assistenza integrata. Il termine si riferisce a prestazioni non solo di tipo medico, terapeutico e infermieristico, ma anche di assistenza primaria ai bisogni della persona, come aiutarla a spostarsi, ad andare in bagno, a mangiare e a lavarsi. Le diverse prestazioni che compongono il servizio di assistenza domiciliare variano in base ai bisogni del paziente, alla durata dell’intervento e all’intensità delle condizioni cliniche da trattare. In questo senso, si distinguono diversi livelli di assistenza domiciliare: prestazionale , integrata di primo e secondo livello, assistenza ad elevata intensità ( terzo livello) e assistenza domiciliare per cure palliative. L’assistenza prestazionale comprende cure di tipo medico, infermieristico e riabilitativo che non richiedono la totale presa in carico della persona. L’assistenza integrata di primo e secondo livello,invece, comprende prestazioni di tipo diagnostico, medico, infermieristico e riabilitativo, che, per la complessità della patologia, richiedono interventi di almeno cinque o sei giorni a settimana e la totale presa in carico della persona.
L’assistenza di terzo livello, o ad elevata intensità, comprende invece le stesse prestazioni dell’assistenza di secondo di livello, ma con una totale presa in carico della persona sette giorni su sette. L’assistenza domiciliare per cure palliative, infine, riguarda tutte le prestazioni diagnostiche, mediche, infermieristiche, terapeutiche e psicologiche rivolte a pazienti che, per malattie incurabili, sono giunti al termine della vita. Quest’ultima tipologia di assistenza vienefornita sette giorni su sette e richiede la pronta reperibilità medica 24 ore su 24. L’assistenza domiciliare ai disabili può essere attivata su richiesta del medico di famiglia , del pediatra o dell’azienda ospedaliera in cui il paziente è stato inizialmente ricoverato.